HANA-KAGO, quando il cesto incontra il fiore

La giornata dedicata alle composizioni nei cesti é stata condotta da Maria Moku-ran Masera con la solita cura. Dopo aver spiegato, con l’ausilio di una proiezione preparata appositamente, la storia dei cestini decorati con fiori in Giappone, si è passati alla spiegazione delle varie possibilità compositive, che ha motivato le partecipanti alla creazione di più cesti decorati, alcuni dei quali molto belli e preziosi.



I primi cesti di bambù decorati con fiori, erano grande cesti, di origine cinese, molto elaborati, con manico e corde decorative dove si componevano fiori raggruppati quasi a massa” Jenny Banti

Questi cesti cinesi, molto elaborati sono visibili da decori di paraventi della Dinastia Ming 1368/1644.
Tra il 1445/1536, per la prima volta si parla di ikebana realizzato in cesto, “cesti di uso comune,  simili a quelli per gli ortaggi, decorati con fiori, solitamente spontanei”.


Nella storia dell’ikebana i cestini sono stati decorati con fiori per realizzare i Chabana, apparsi nella cerimonia del tè già nel secolo XVI; il loro aspetto semplice e sobrio ben si addiceva ai principi estetici Zen.


I cesti con i manici sono molto apprezzati in quanto concorrono a creare composizioni eleganti seppur di sapore rustico e semplice. L’ikebana in cesti ha elementi di improvvisazione non limitati alle piante raccolte; l’ikebanista stesso scopre, nell’incontro tra cesto e fiori, una insolita e inaspettata bellezza.



Per concludere l'ultima frase della dispensa distribuita alle partecipanti: "il cesto di bambù  insieme alle piante spontanee, crea un Ikebana particolarmente bello, forse perché i due elementi appartengono allo stesso mondo".


Maria Masera, Anna Massari
Foto di Anna Massari