MUDEC 2023: Mostra paesaggi ikebana

Paesaggi interpretati, tra realismo e immaginazione


Si è conclusa con successo la mostra di ikebana "Paesaggi interpretati, tra realismo e immaginazione" che si è tenuta al MUDEC - Museo delle Culture di Milano che ringraziamo per l'ospitalità e la collaborazione. 


Che ci sia luna
sul sentiero notturno
di chi porta fiori

Takarai Kikaku (1661-1707)

La Mostra ha presentato il Moribana paesaggio, una creazione originale della Scuola di Ikebana Ohara di Tokyo. 

Ogni composizione, di grandi dimensioni, si è ispirata liberamente ad uno dei vari ambienti naturali che si incontrano nel percorso dalla montagna fino al mare, passando per il bosco di mezza montagna, il villaggio in collina, lo stagno e la pianura secondo una disposizione che rimanda alla pittura di paesaggio a inchiostro cinese, un importante riferimento culturale dell’Ikebana Ohara. 

Si è creato così un paesaggio su larga scala che ha una lunga tradizione nella nostra scuola: troviamo il suo nucleo originario già in un lavoro del fondatore Unshin (1861-1916). Il secondo Iemoto Koun (1880-1938) lo sviluppò e lo chiamò Renzoku-ike, composizione in continuità: si realizzano diversi paesaggi completi in sé, ma tutti legati da un medesimo tema che si sviluppa di composizione in composizione. Ogni Paesaggio di questa mostra ha offerto pertanto una doppia chiave di lettura: individuale e di relazione con l’insieme. 



LA MONTAGNA

Autunno in montagna. La sponda del torrente dopo la tempesta. 

Paesaggio liberamente interpretato dalla visione di pini sradicati, dopo il passaggio di una tempesta autunnale.

ù
Appena soffia
gli alberi e le piante d'autunno
si prostrano; ecco
il vento di montagna
si chiama tempesta.

Funya No Yasuhide  (X sec.)

IL BOSCO

Bianche betulle al limitare del bosco

Nel paesaggio di mezza montagna, ai piedi di luminose betulle, si accendono i colori caldi d’inizio autunno.


Candidi tronchi
fantasmi di betulle -
fugge la lepre

Carla Tombacco

LA COLLINA 

La presenza dell’uomo 

Ricci di castagno nel bosco e fiori gai nei piccoli giardini del villaggio


Il vento dell’autunno 
soffia ma restano
ancora verdi i ricci!

Matsuo Bashō (1644-1694)

LO STAGNO

Mizu-mono: la poesia dell’acqua

L’acqua dello stagno, calma e tranquilla, eppure portatrice di vita. Riso, libellule e ranocchie  animano i suoi segreti in un’armoniosa relazione.


Nello stagno antico
si tuffa una rana:
eco dell’acqua

Matsuo Bashō (1644-1694)

LA PIANURA

Un giardino ben curato di gusto giapponese

Con ogni lieve brezza, danzano le fronde della Nandina.  


Un sole vivido gioca/
a nascondino con gli alberi del giardino 
monete d oro tutto intorno

Ankita Sharma

IL MARE

L’antico richiamo del mare

In una conchiglia la voce del mare racconta storie di vita.


Come fermare
l’acqua che scorre -
sapore di alghe.

Takarai Kikaku (1661-1707)


Da sinistra: Marco Di Marco e Silvana Mattei, autori del libro “Ikebana svelato” insieme al Console Generale del Giappone a Milano, dott. Kobayashi Toshiaki; la decana dei nostri insegnanti di Ikebana, Maria Masera  e la moglie del Console.


Grazie al Console Generale Aggiunto dott.ssa Nabeshima Tokuko e ai numerosi visitatori che hanno mostrato grande interesse per le nostre installazioni!

Roberta Santagostino