E' estate: IL GIRASOLE

           
Un fiore che segue il corso del sole, che si incanta e si bea della sua luce, da mattino a sera: ecco il girasole! Perfino il suo nome esprime questa caratteristica, che ha fatto del girasole l’emblema della pienezza dell’estate: ogni mattina, le giovani piante si volgono ad Est, e mentre il giorno avanza s’inclinano verso Ovest, ma ogni notte tornano a guardare l’oriente, dove il sole sorgerà. Man mano che i fiori maturano e si aprono, si fermano in una posizione stabile, guardando ad Est.
Bellissimo, perfino ammirevole!
Ma l’uomo è un essere pieno di domande. Il girasole non ha muscoli, e allora come può muoversi? E perché smette di girare quando raggiunge la maturità e apre quel suo gran disco giallo, così simile al sole?


Soltanto un paio d’anni fa, uno studio pubblicato sulla rivista Science da ricercatori dell’Università della California ha dato una risposta convincente: i girasoli sono in grado di percepire da dove proviene la luce e seguono un ritmo giornaliero di crescita del loro stelo: di giorno cresce il lato orientale del gambo, che si piega quindi verso Ovest; di notte cresce il lato occidentale, e lo stelo si volge ad Est.

I fiori adulti girati verso Est sono stati trovati più caldi e più attraenti per gli insetti impollinatori di quelli artificialmente costretti a stare di faccia all’Ovest; ecco perché la posizione del fiore adulto si fissa a guardare il sole che sorge.

Potete vedere tutto ciò in questo divertente video: https://www.youtube.com/watch?v=rjwd4DErj_M&feature=youtu.be

COM’E’ BELLO E COM’E’ UTILE!

 Zebulon  - Red Sun  - Autumn beauty - Buttercream


Il girasole (Helianthus annuus) pare sia stato importato in Europa dal Messico o dal Perù verso il 1562. Oggi, se ne trovano in commercio diverse varietà, che differiscono per colore, per dimensione del fiore, quantità di petali e per altezza: le varietà nane sono alte 25 cm, con fiori di 12-13 cm diametro. la più alta (Mammoth) misura fino a 9,15 m: questo risultato è stato ottenuto da un coltivatore tedesco.


     
Oggi il girasole è una coltura importante nel mondo per la produzione di semi e di olio, diffusa anche in Italia, soprattutto in Toscana.








Campo di girasoli presso Montepulciano
Corolla di girasole con semi maturi
Della pianta, non si butta via niente. Ecco che cosa se ne può ottenere:
  • Dai semi: si estrae un olio per condimento e frittura, dal basso contenuto in grassi poliinsaturi, e che si usa anche in pittura; macinandoli se ne fa una farina usata di solito mista a quella di grano o di mais; abbrustoliti, servono per preparare un surrogato del caffè, ma sono buoni anche al naturale, da soli o nel pane. Se volete una facile mangiatoia per uccelli, conservate un capolino secco e appendetelo fuori, d’inverno.
  • Dai fiori: i fiori sono molto melliferi e prediletti dalle api. Dai petali si ricava una tintura gialla, inoltre messi sotto spirito danno un liquore amaro, usato in tempi antichi come febbrifugo. 
  • Dal fusto: la scorza della pianta si può filare e mescolare ad altre fibre per tessuti; dal fusto si ricava un’ottima carta; secchi, i gambi forniscono un buon combustibile. Fusto, foglie e radici forniscono una tintura giallo-verde.
In anni recenti è stata scoperta un’altra proprietà importante dei girasoli: vengono usati come “fitorimedi” per bonificare il suolo contaminato da sostanze tossiche per l’uomo, ad es. metalli pesanti come il piombo e lo zinco. Queste piante infatti assorbono i metalli presenti  nell’area coperta dalle loro radici e sono utilissime nella riconversione di siti industriali. Sono anche piantati in aree paludose per la loro capacità di assorbire grandi quantità d’acqua.

IL GIRASOLE CI APPASSIONA ALLA SCIENZA

POLITICA E SOCIOLOGIA: IL GIRASOLE COME REPUBBLICA E LA SUA CATENA DI MONTAGGIO

Il Girasole appartiene alla famiglia delle Composite, in cui quello che noi chiamiamo “fiore” è in realtà un’infiorescenza composta da moltissimi fiori tubulari, mentre al bordo della corolla altri minuscoli fiori, ciascuno dotato di una ligula (il petalo), svolgono la funzione di attrarre gli insetti. 

 “Il suo capolino è una vera cittadina, dove abitano riuniti più di un migliaio di fiori. Una società urbana perfetta, dove ogni fiore riceve una parte uguale di nutrimento da parte della radice.”
“È una repubblica di fiori minuscoli che formano una corona intorno agli altri e imitano i petali tanto alla perfezione che noi crediamo lo siano davvero e gli insetti anche… fiori che hanno fatto nello stesso tempo voto di seduzione e di castità, nell’interesse di centinaia dei piccoli fiori gialli situati nel disco centrale… L’impollinazione è un fatto collettivo che avviene come in una catena di montaggio. Basta un solo insetto, che in una breve e corta visita passeggi un po’ in su e in giù, a impollinare in un colpo una moltitudine di minuscoli fiori.”  (J.-M. Pelt ,J.-P. Cuny , Vita sociale e amorosa delle piante, Garzanti 1983, pp.170-1).

MATEMATICA: LE STRATEGIE DELLA NATURA E LE SCOPERTE DI UN ITALIANO

La disposizione dei fiori nel disco di un girasole mostra delle spirali intrecciate. 
Non è affatto un caso, ma una geometria utilizzata dalla natura per ridurre al minimo gli spazi vuoti fra un fiore (poi un seme) e l’altro. Il rapporto numerico che regola questa disposizione è stato enunciato dal matematico Leonardo Pisano, il Fibonacci (1175-1235).

NOTE DI COLTIVAZIONE

Il girasole è considerato una pianta “facile”: se gli si dà un posto al sole, e un’estate lunga e calda come sono di solito le nostre, si accontenta di qualunque suolo, con una preferenza per quelli neutri o alcalini. Certo gradirà una terra ben lavorata e nutrita con compost o stallatico. 
Piantiamolo direttamente in terra, al Nord nella prima metà di aprile, al centro in marzo e non oltre metà marzo al Sud. Il seme non va troppo interrato e bisogna lasciare spazio tra una pianta e l’altra, a seconda delle varietà, tenendo presente che quelle più basse sono le più ramificate. Prevedere un sostegno per le varietà alte, ma piantare comunque in zona riparata dai venti più forti. Le lunghe radici fittonanti assorbono molta acqua; innaffiamo spesso le piante piccole, poi man mano che crescono diamo molta acqua alla volta, ma a intervalli lunghi. Non serve fertilizzare.
Per avere una fioritura continua, fino all’autunno, piantare i semi distanziandoli di una settimana, per 5 settimane.
La raccolta dei semi si effettua quando la parte posteriore del capolino diventa marrone. 

Avversità. Il girasole teme soltanto la grandine, le lumache, quando è giovane, e la siccità. Poche le malattie fungine cui va soggetto: tra queste, la peronospora del girasole (nella foto).




IN BELLA COMPAGNIA

“Siepi di Girasoli d’oro, pilastri di Girasoli tenebrosi, barriere di Girasoli di fiamma; con un poco di fantasia si possono creare effetti stupendi.” Così scrive Ippolito Pizzetti, consigliando di piantare tanti girasoli vicino alle case di campagna, senza temere che questo sia un “fiore proletario”. 
Di certo, il girasole giallo sta bene con i colori blu e lilla, come questo Hibiscus syriacus ad alberello, che fiorisce contemporaneamente.
I Maestri giardinieri Lord e Lawson suggeriscono di accostare girasoli gialli o crema alla canna Arundo donax o ai capolini blu, sferici, dell’Echinops; e i girasoli di colori più decisi a Dalie o a una Canna indica con foglia e fiore rossi; tra gli alberi, si possono scegliere quelli a foglia scura, come il Cotinus o il nocciolo a foglia rossa.




Helianthus annuus con Arundo donax- Helianthus annuus “Big Bear” con Dahlia
Tom Massey, Perennial sanctuary garden, 
RHS Flower show, Hampton Court, 2017.

Infine, i girasoli sono perfetti con le graminacee, in un ambiente come questo, che si ispira a condizioni naturali.

Nicoletta Fumagalli

Bibliografia:
Atamian, Creux, Brown, Garner, Blackman, Harmer, Circadian regulation of sunflower heliotropism, floral orientation, and pollinator visits, Science, 5/08/2016.
Lord, Lawson, Encyclopaedia of planting combinations, Londra 2012.
J.-M. Pelt ,J.-P. Cuny , Vita sociale e amorosa delle piante, Garzanti 1983.
I. Pizzetti, H: Cocker, Il libro dei fiori, Milano 1968.
davesgarden.com/guides/articles/the-history-and-uses-of-sunflowers
www.rhs.org.uk/
www.scientificast.it/geometrie-piante-fibonacci/
www.Wikipedia.org